mercoledì 1 settembre 2010

Il sogno...

Crisantemo guardava tutto questo, ma in particolare, il passaggio della focaccia di mano in mano e intanto, parea sognar..

"Ahh se fosis un gambe lunghe anche io.. sniff sniff" sospirava di quando in quando fin qaunto una vocinna stridula lo scosse da quel torpore.. "Sempre qui giovane Crisantemo eh"..era il saggio Ugo Gufo che si era fatot strada all'intenro dall'entrata posteriore..

"Saggio Ugo.. che ci fate qui?!!?" domando Crisantemo incuriosito nel veder il gufo posarsi accanto a lui^^


Il Saggio gufo diede uno sguardo al loco ancor prima di rispondere pacato al topolino che lo osservava curioso e rispettoso..

"Mio caro Crisantemo, oggi è giorno di mercato e molte genti giungono qui da ogni dove.. ma non è importante questo, cosi come, mio caro, non è importante il perchè io sia qui.. ma tu.." .. i grandi occhi del gufo si posarono sul topolino che sbigottito lo ascoltava^^




.. il giovane topastro, intimorito e confuso da quel dire spalanco gli ochcietti e con voce tremante.. "I..io grande gufo?.. Come può esser importante un umile topo di città?" chiese con rispetto verso il saggio Ugo.
Un sorriso apparve sul becco del volatile, un sorriso compresnivo e chiudendo poco gli ochci come se annuissse..rispose" Ogni essere per quanto umile, fa parte di un gran disegno.. cosi come ogni tassello di un mosaico, ne partecipa al disegno.." nel mentre la bottega andava via via riempiendosi di avventori e la cosa disturbava alquanto il gufo che era a favore della tranquillità e non amava particolarmente la confusione.. cosi, dopo aver aggrottato un attimo le piume verticali che ne disegnavano le sopracciglia continuò.. "Tu sei un tassello mio piccolo amico.. e come tale, hai la tua importanza".. come potrete ben immaginare, tal dire fece si che in un primo momento, il topino ne rimase al quanto turbato, tempo due granelli di clessidra, non troppo a che egli si gonfiasse di orgoglioe mormorasse "Sono un tassello!" Forse non aveva afferrato nulal di tutot il discorso del saggio, ma quelle poche parole lo gonfiarono comunque d'orgoglio

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